amianto

Piombo e amianto, e le altre analisi ambientali

La pericolosità di queste sostanze è stata scoperta da poco: è quindi opportuno affidarsi a una consulenza di analisi ambientali che attesti come nell’aria del nostro luogo di lavoro non sia presente dispersione di piombo e amianto, soprattutto se la struttura in cui lavoriamo non è di recente costruzione. Qualora l’esito della consulenza accertasse presenza di sostanze pericolose nell’aria analizzata, queste dovranno essere segnalate con cartelli adeguati che indichino il pericolo e i DPI che è obbligatorio usare. Inoltre, il medico competente incaricato avrà l’obbligo di monitorare l’effetto dell’esposizione a tali sostanze sul lavoratore, decidendo, laddove ne ravvisi l’opportunità, un cambio di mansione più consono allo stato di salute dello stesso. Sicuramente piombo e amianto sono due fra le sostante più pericolose con le quali un lavoratore possa avere a che fare: tuttavia, secondo quanto stabilito dal D. Lgs. 81/08, il datore di lavoro deve garantire un ambiente di lavoro adeguato sotto molti punti di vista come, per esempio, il confort acustico o quello della luminosità. Qualora la valutazione del rischio rumore indichi che in un determinato ambiente il lavoratore è soggetto a rischi per il proprio udito, il datore di lavoro dovrà provvedere attrezzando l’ufficio con le opportune misure di sicurezza. L’aspetto dell’illuminazione riguarda, ovviamente, i possibili danni all’ apparato visivo. Pertanto una consulenza professionale di analisi ambientali risulta quantomeno indispensabile.

ambienti_di_lavoro

Analisi ambientali e ambiente di lavoro

La normativa sulla sicurezza sul lavoro attualmente vigente (D. Lgs. 81/08 e successive modifiche apportate con il D. Lgs. 106/09) prevede la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori anche attraverso la tutela dell’ambiente lavorativo. A tal proposito le analisi ambientali rappresentano un primo importante strumento in mano al datore di lavoro per assicurare la salute dei propri dipendenti, fornitori e collaboratori.

Ambiente di lavoro

Per ambiente si intende il luogo in cui si svolge l’attività di dipendenti e/o collaboratori, clienti e/o fornitori.
L’ambiente di lavoro viene valutato non solo con riferimento agli aspetti propriamente strutturali (come per esempio le mura) o funzionali (come sedie, scrivanie o strumenti di lavoro) ma anche dal punto di vista aereo, ovvero la valutazione della presenza e quantità di sostanze aero-disperse potenzialmente nocive per la salute.
Relativamente alla presenza di tali sostanze, in particolari settori operativi, dove l’attività stessa è legata a lavorazioni che producono polveri, deve essere previsto l’uso di  Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), solitamente  mascherine, che riducono l’inalazione delle polveri.

Nel caso di quantità ingenti di polveri sul luogo di lavoro, il datore di lavoro dovrà provvedere all’installazione di opportuni impianti di aspirazione corredati da filtri e vaschetta di raccolta. A prescindere dalla tipologia di attività lavorativa, è sempre bene effettuare un’analisi quantitativa e qualitativa delle polveri presenti nell’aria, al fine di individuare eventuali sostanze nocive.

 

ferie

Buone ferie!

Anche quest’anno auguriamo a tutti buone ferie, ricordandovi che Brixia s.r.l. rimarrà chiusa dal 13 al 20 agosto.

torneo 2016

13° Torneo tutto in una notte

Dopo il successo avuto, anche quest’anno la BRIXIA parteciperà al torneo di calcetto che si svolgerà durante la notte del giorno 01/07/2017 presso AQUAPOOL CALIMERA, con la proclamazione della squadra vincitrice alle prime luci dell’alba.

gestione-rischi-aziendali

Le tipologie di rischio per le aziende

Quali sono i rischi che un’azienda deve tenere sotto controllo per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori?

La valutazione dei rischi è relativa a rischi quali:

  • Rischio rumore
  • Rischio microclimatico
  • Rischio chimico
  • Rischio sostanze aerodisperse
  • Rischio biologico
  • Rischio elettrico
  • Rischio da movimentazione di carichi
  • Rischio meccanico
  • Rischio incendio
  • Rischio da postura
  • Rischio ustioni
  • Rischio illuminazione
Foto locandina IO POSSO

Sponsor “IO POSSO…far festa”

Brixia s.r.l. , in qualità di sponsor ufficiale, è lieta di invitare tutti i suoi clienti a partecipare alla festa “ACCENDI UNA STELLA”  che si terrà il 30/04/2017 in Piazza del Sole a Calimera, per la raccolta fondi a favore de << La Terrazza “Tutti al Mare!”>>. 

sicurezza-sul-lavoro

Redazione DVR – parte seconda

Per riuscire a compilare correttamente un documento di valutazione dei rischi è necessario avere una completa conoscenza della normativa sulla sicurezza sul lavoro e soprattutto conoscere quanto previsto per la redazione del DVR dalla normativa:

Il documento di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a), redatto a conclusione della valutazione, deve avere data certa e contenere:

  • una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa, nella quale siano specificati i criteri adottati per la valutazione stessa;
  • l’indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali adottati;
  • il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza;
  • l’individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell’organizzazione aziendale che vi debbono provvedere;
  • l’indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o di quello territoriale e del medico competente che ha partecipato alla valutazione del rischio;
  • l’individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento.

Inoltre tale documento va necessariamente aggiornato ogni qual volta sul luogo di lavoro avviene una modifica che potrebbe in qualunque modo generare situazioni di rischio. La redazione del DVR deve avvenire con la collaborazione dell’RSPP e del medico competente che per legge hanno l’obbligo di prenderne conoscenza e approvarlo.